Si chiama Giulia Saligari e viene da Tirano in Valtellina, la giovane vincitrice dell’edizione 2016 del premio Sabo Rosa, dedicato, nella ricorrenza dell’Otto Marzo, alle donne che lavorano nella filiera del trasporto pesante: dalla guida alla logistica, passando per le officine e i ricambisti. Il Sabo Rosa è uno speciale ammortizzatore in edizione limitatissima poiché creato appositamente una volta all’anno. A scegliere la vincitrice, sulla base delle candidature pervenute attraverso il Web e in seguito a una votazione online, è stata una giuria composta da tre giornalisti e dalle dipendenti del main sponsor dell’iniziativa, la Roberto Nuti Spa di Bologna, azienda con alto tasso di occupazione femminile e produttrice da oltre mezzo secolo dei ricambi a marchio Sabo, leader nel settore dei veicoli industriali.
“Questo lavoro e questa collaborazione con mio papà mi porta a lavorare bene e con serenità nonostante i problemi quotidiani – ha detto Giulia Saligari durante la premiazione avvenuta nel bolognese, nella sede del Gruppo Roberto Nuti -. E’ da un paio di anni che seguo il Sabo Rosa e proprio quest’anno ho deciso che era giunta l’ora di provarci, perché in questi ultimi mesi ci sono stati diversi eventi che mi hanno fatto riflettere e crescere ancora di più. Sapere di essere la vincitrice, mi lascia senza parole. Ho solo ventidue anni e la cosa più gratificante è sapere che ci sono molte persone che credono in me e in quello che sto facendo per il futuro della nostra azienda, a partire da chi mi conosce, a chi mi ha votata online e nemmeno mi conosceva, e a voi che mi avete fatto il regalo più bello. Aver vinto il Sabo Rosa 2016 significa che bisogna provarci, sempre e comunque, nonostante le difficoltà, perché chi crede veramente in te e nel tuo lavoro, alla fine ti premia e ti sostiene”.
A consegnare il Sabo Rosa 2016 è stata Elisabetta Nuti, direttore finanziario del Gruppo Roberto Nuti e presidente della giuria. Questa la motivazione: “Quest’anno la giuria ha deciso di assegnare il Sabo Rosa a Giulia Saligari per sottolineare la bella storia famigliare e l’impegno che questa giovane lavoratrice mette nel proprio lavoro e in una passione radicata nell’affetto fra padre e figlia. Per Giulia abbiamo ricevuto una grande quantità di voti online di persone che hanno deciso di premiare il suo entusiasmo e la sua storia. Una storia, questa, che assomiglia a quelle di tante imprese del nostro Paese: aziende nate dall’idea di un padre capace di trasferire questa passione anche ai propri figli”.
“Il Sabo Rosa 2016 – ha continutato Elisabetta Nuti – prosegue dunque il suo cammino nell’evidenziare come in ogni mestiere, e in particolare quello dell’autista di mezzi pesanti, le persone possano esprimersi con passione, tenacia e amore: due caratteristiche che le donne possiedono in modo naturale. Quesllo dell’autotrasporto è un mondo sicuramente complicato e competitivo ma oggi, grazie a Giulia e alla sua famiglia, ne vediamo il suo lato più tenero e affettuoso”.